sabato 26 ottobre 2013

Elettrolisi al liceo paritario Visconti

Una bellissima mattinata di chimica sperimentale al Visconti 


Insegnare chimica al liceo, lo dico da laureato in chimica e innamorato della chimica, è davvero difficile. 
Questo perché l'assenza di laboratori o di laboratori funzionanti o di assistenti di laboratorio o di reagenti, o di vetreria o, soprattutto, la presenza della tremenda e incompetente burocrazia scolastica, impediscono al docente di mettere in luce quell'importantissimo legame della chimica alla realtà quotidiana. 

Quello che un docente di liceo insegna (nella maggioranza dei casi), non senza colpe, è la "cartochimica" come la definiva un mio vecchio pazzo professore all'Università...qualcosa di davvero sterile, apparentemente slegata dal mondo reale e di conseguenza quasi incomprensibile, ma soprattutto di una noia mortale.  

Eppure la chimica è vita, è colore, è odore, è calore, è sorpresa...in una parola è meravigliosa.
Purtroppo i famigerati programmi didattici hanno creato e continuano a creare generazioni e generazioni di persone che quando sentono la parola "chimica" inorridiscono e ci manca poco che si abbandonino a gesti scaramantici poco raffinati.        :-) 

Quando la chimica supera il gigantesco ostacolo della carta stampata, della lavagna scritta, o della voce stanca del professore, allora diventa divertimento, diventa scoperta. 


E così qualche giorno fa una mia classe, il quarto scientifico, non certo una classe "facile", si è divertita con la chimica !! 

Il mezzo di questo miracolo è stato l'esperimento dell'elettrolisi dell'acqua, che i ragazzi hanno letteralmente costruito da soli e messo in funzione senza alcun aiuto da parte mia. 

L'idea, molto semplice, che consiglio a tutti i miei colleghi di scienze, anche a quelli stanchi e frustrati che sono spinti solo dalla busta paga a fine mese, è quella di sfruttare oggetti di uso comune, molto economici e di facilissima reperibilità per riprodurre la famosa elettrolisi dell'acqua. 


Come si vede dalle immagini bastano un contenitore per alimenti, un po' di filo elettrico, un piccolo led, una batteria da 9 volt (o un piccolo alimentatore), delle mine di matita in grafite, acqua distillata e sale da cucina. 


Con questi oggetti i ragazzi riusciranno a visualizzare la produzione di reazioni chimiche agli elettrodi (produzione di gas), il passaggio di corrente assente nell'acqua distillata e presente in acqua e sale, grazie agli ioni del sale stesso, l'aumento dell'intensità di corrente all'aumentare della concentrazione del sale aggiunto. 


Che bella l'espressione che si dipinge sul volto dei ragazzi quando, quasi magicamente, si accende la luce del led dimostrando il passaggio di corrente e confermando la riuscita dell'esperimento e quindi la loro bravura. 



Certo, l'impatto sonoro di una classe in laboratorio, che lavora a gruppi, in modo autonomo è abbastanza devastante :-), ma poi la soddisfazione per l'insegnante-osservatore e, soprattutto per i ragazzi ripaga abbondantemente dello sforzo. 

Per chiudere, mi piace ricordare un sms ricevuto da uno dei ragazzi della classe (senza fare nomi, lo chiamerò X) alle otto della sera prima dell'esperimento ....Un ragazzo che certo non posso proprio definire studioso, malgrado la grande simpatia che provo per lui. 
Il messaggio recitava : 


<<Prof. , sono X,  sto con Y e Z (altri due studenti non proprio studiosi) e stiamo provando a fare l'esperimento per domani; da due ore non capiamo perché l'acqua distillata con il sale non produce elettricità; non è un problema di grafite, né di cavi perché abbiamo provato e la luce non si accende. Cosa potrebbe essere?>> 


I tre hanno risolto il problema, la mattina dopo hanno fatto un esperimento impeccabile e io ancora gongolo all'idea che in tre abbiano passato un pomeriggio diverso, un pomeriggio divertente con la chimica...e che, soprattutto, abbiano vinto loro !! Bravi ragazzi !!  









lunedì 2 settembre 2013

Chico Samba e Bossa Nova al Bajocco Festival di Albano - 6 e 7 settembre 2013

Sono onorato di essere stato invitato con il mio gruppo* 
Chico Samba e Bossa Nova a partecipare sia il 6 che il 7 settembre 2013 al Baiocco Festival 2013, il Festival degli Artisti di Strada. 


Il Bajocco Festival è un appuntamento importante, patrocinato, oltre che dal Comune di Albano, anche dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio. 

Il programma del Festival, che si svolge nel centro storico di Albano Laziale, prevede la partecipazione di oltre 30 gruppi tra artisti di strada e musicisti. 
L'idea, già abbondantemente verificata negli anni passati, è quella di trasformare il centro storico della città in un vero e proprio "parco dell'arte", un gigantesco teatro all'aperto in cui ogni angolo di strada, ogni piazza diventi un piccolo palcoscenico per l'esibizione di artisti delle più diverse estrazioni; oltre alle postazioni "fisse" (come quelle che occuperemo noi: piazza Cavour il 6 settembre e Esedra della Pace il 7 settembre - a partire dalle 22.00) ci saranno poi artisti e spettacoli erranti....i veri e propri artisti di strada ! 

Senza dimenticare che il Festival sarà una splendida occasione anche per mangiare....e magari bere nei vari punti di ristoro :-) .... si sa che ai Castelli "sè magna e sè beve bene" !! 

Per ulteriori informazioni : http://www.bajoccofestival.com


Lorenzo Rundo
*Noi di "Chico Samba e Bossa Nova" (Guido Rita, Fabrizio Corso, Daniele Russo), oltre alla grande opportunità di poter partecipare ad un Festival come questo, avremo anche il grande piacere/onore di ospitare il violista M° Lorenzo Rundo (musicista straordinario, oltre che persona squisita) per la serata di sabato 7 settembre.  
Lorenzo interpreterà assieme a noi brani classici della musica popolare brasiliana MPB apportando un "gusto" inedito con il suono e suoi preziosi soli di viola.
Sarà una bella occasione per tutti, anche per chi non conoscesse il samba o la bossa nova, anche per chi ignorasse perfino Tom Jobim, Chico Buarque o Vinicius de Moraes, di ascoltare ottima musica, frutto dell'incontro tra musica brasiliana e musica classica. 
.....e se proprio non vi dovesse piacere la musica brasiliana, ci sono tanti altri musicisti e tipi di musica, basta dare un'occhiata al programma delle due serate: http://www.bajoccofestival.com/#!__programma

Ricapitolando: Vi aspettiamo al 


Bajocco Festival 2013 
Albano Laziale 
venerdì 6 e  sabato 7 settembre 2013 

Chico Samba e Bossa Nova 
Guido Rita: Voce, Chitarra e Cavaquinho
Fabrizio Corso: Voce, Basso 
Daniele Russo: Batteria e Percussioni 
Lorenzo Rundo: Viola 

6 settembre : Piazza Cavour a partire dalle 22.00 
7 settembre : Esedra della Pace a partire dalle 22.00 

Venghino Signori e Signori, Venghino numerosissimi ! :-D

giovedì 22 agosto 2013

Non fidatevi delle Bandiere Blu !

Avete presente la bandiera blu che diverse città di mare sventolano orgogliose davanti alle loro spiagge ? Beh … prendetela con le molle… Non è affatto detto che vi farete il bagno in un "acquario". 

Bandiera Blu della Fee (Foundation for Environmental Education)

Sono da poco tornato da un piccolo viaggio itinerante attraverso alcune regioni italiane: Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata. L'idea era quella di scoprire (o riscoprire) le meraviglie di città come Assisi, Fermo, Barletta, Trani, Matera etc., ma anche di mettere la testa sotto l'acqua del Mare Adriatico, al Conero e al Gargano. 

La prima parte del viaggio, diciamo quella più "artistico-storico-culturale" è stata grandiosa, la seconda, quella più "balneare", è stata invece un vero fallimento, malgrado le tante bandierine blu incontrate. 

L'Adriatico (almeno nelle zone che ho visitato io: Conero e Gargano, che però sembra siano quelle più in salute…figuriamoci le altre…) mi è sembrato veramente "stanco" e tanto, tanto sporco. Scarsissima biodiversità in acqua con una imbarazzante quantità di mitili (cozze) a ricoprire ogni millimetro di scoglio e una bella schiera di piccoli granchi … ho avvistato anche diversi cefali ben pasciuti, tipo quelli portuali … Per il resto, deserto, o quasi.


…E meno male che c'erano le cozze, bioindicatori e bioaccumlatori di metalli pesanti e altri inquinanti che con la loro azione (filtraggio di circa quattro litri d'acqua al giorno per ciascuna cozza) sicuramente funzionano da depuratore naturale…con buona pace per i tanti che, come il signore della foto qui sotto ogni giorno ne prelevano e ne mangiano a chili, senza esagerare. 

La "pesca" del mosciolo (cozza) selvatico di Portonovo (AN) 

Acqua limacciosa, anche a mare completamente piatto, con presenza di schiume (di fosfati ?) e tristissima presenza di ogni genere di rifiuto umano, dalla bottiglietta di plastica al copertone d'auto. Potrei dire, con un po' di amara ironia: Adriatico: bassissima bio-diversità, altissima scarto-diversità. 

Schiume a Portonovo (AN)

Tra l'altro sono capitato sull'Adriatico proprio nell'estate che ha fatto registrare una impressionante moria di pesci sulle spiagge dell'Emilia-Romagna e soprattutto oltre 100 delfini e tartarughe morti tra Emilia-Romagna e Marche (probabilmente soffocati dalla plastica). Per maggiori informazioni: 

Con dolore, a me è toccato osservare una tartaruga Caretta Caretta morta e in avanzato stato di decomposizione proprio al bordo sassoso della spiaggia su cui sventolava la ridicola Bandiera Blu della Fee. 



Ma allora perché ci sono tutte queste bandiere blu sull'adriatico ?!?!?!? 

Ecco cosa ho scoperto grazie ad un giretto su internet e ad un articolo letto su "il fatto quotidiano" on-line :

Cosa sono le Bandiere Blu della Fee ? (Vedi foto sopra) 

La Fee (Foundation for environmental education = Fondazione per l'educazione ambientale) è un'organizzazione internazionale non governativa con sede in Danimarca che rilascia la sua "Bandiera Blu" (una sorta di etichetta di eccellenza) a quelle località turistiche balneari che ne fanno richiesta secondo precisi criteri che potete trovare all'indirizzo 

Quindi la Bandiera Blu ci dice solo tra quali comuni che ne abbiano fatto richiesta hanno spiagge che rispettano determinati criteri. Consultando la mappa delle bandiere blu in Italia (vedi foto sotto) ci si può fare grasse risate constatando che mentre l'Adriatico superiore (il nostro mare più brutto), è pieno zeppo di bandiere blu Sicilia e Sardegna (mari notoriamente splendidi) ne sono quasi prive. Un immagine dell'Italia grottesca e credo anche in qualche modo lesiva del nostro patrimonio naturale … penso a un turista tedesco o americano che scelga una località balneare sulla base di tale mappa. 

Mappa dell Bandiere Blu della Fee

Per ulteriori informazioni sulla mappa in questione visita il link:


Ma la cosa che lascia più attoniti sono i criteri sulla base dei quali si rilascia tale bandiera blu. 
Cito testualmente dal sito della Fee : << Una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale (o internazionale) con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione.>>
Ovvero basta un punto di campionamento (seppur ripetuto nel tempo) delle acque per poter definire una località di mare eccellente ?

Così ci si ritrova in situazioni paradossali come quella che ho vissuto in prima persona io per cui una spiaggia con la Bandiera Blu (Portonovo e Sirolo) si può ritrovare tra due siti a "bandiera nera"* secondo Lega Ambiente (Ancona e Numana) a pochissimi chilometri di distanza. Come si può dare la certificazione di eccellenza per una singola spiaggia, se accanto ad essa il mare è inquinato ? 

* Altro enorme problema: la Fee non rilascia bandiere nere, neanche per quei comuni che abbiano fatto richiesta della bandiera blu, ma che non abbiano superato il "test". Le bandiere nere possono essere trovate mediante il sito internet di Goletta Verde, di Lega Ambiente un'associazione in cui credo molto di più.

L'unica cosa che sembra veramente interessare alla Fee è l'assenza in acqua di due tipologie di batteri : escherichia coli e enterococchi intestinali, la cui presenza certamente è un parametro che definisce la non balneabilità delle acque. Tuttavia non ci si può illudere che in assenza di questi due batteri il mare sia "bello"; come spiega il responsabile Territorio e Innovazione di Lega Ambiente Sebastiano Venneri : <<Acque che non presentano problemi dal punto di vista sanitario possono essere acque povere di biodiversità, con un ecosistema sofferente>> 
Anche se questo per la stragrande maggioranza dei bagnanti italiani che considerano il mare una sorta di pozza in cui fare pipì e sciacquarsi tra una sessione di abbronzatura e quella successiva, tra un panino, un racchettone e un po' di brutta musica alla radio, tutto ciò non fa nessuna differenza. 

Ma se siete come me e considerate il mare come un Universo meraviglioso e prezioso che inizia sotto il pelo dell'acqua, allora vi do un consiglio di cuore: non fidatevi delle bandiere blu della Fee. 

sabato 27 luglio 2013

Dieci frasi di Margherita Hack

Con un po' di (imperdonabile) ritardo, porgo anch'io il mio modesto e triste saluto alla meravigliosa Margherità Hack, scomparsa il 29 giugno 2013.
Lo faccio pubblicando in questo post dieci frasi della nostra grande astrofisica.

Margherita Hack e la "Glass Nebula".
Penso che, all'apertura del nuovo anno scolastico, ai ragazzi che seguiranno con me geografia astronomica, farò leggere queste frasi, perchè sono un vero e proprio manifesto di un modo di pensare, un modo di essere.....che lo si condivida o meno. E chi studia scienze ed in particolare astronomia, non può non conoscere questo pensiero, che ne rappresenta migliaia di altri, compreso il mio.
 
 
 
 
 
Ecco le dieci frasi (tratte da un articolo di "la repubblica online" di giugno).


1) Nella nostra Galassia ci sono 4oo miliardi di stelle e nell’Universo ci sono più di 100 miliardi di Galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile.

2) Penso che il cervello  sia l’anima, non credo alla vita dopo la morte e tanto meno a un paradiso in versione  condominiale, dove reincontrare amici, nemici, parenti, conoscenti

3) Dubbi sul fatto che Dio possa esistere ? Nessuno. Mai avuto grandi slanci verso la religione, di alcun tipo. Non ho mai creduto troppo a nulla, poi non ho creduto assolutamente più a nulla.

4) La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l’Universo, la Terra, il proprio corpo, di rifiutare l’insegnamento dall’alto; in una parola Eva rappresenta la curiosità della Scienza contro la passiva accettazione della fede.

5) Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po’ come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.

6) Andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, il non fare del male agli altri, la solidarietà. Ma, soprattutto, bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scettici.

7) Il progresso della conoscenza avviene perché noi possiamo basarci sul lavoro dei grandi geni che ci hanno preceduto.

8) L’idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragion, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa spiegare. Ma così è troppo comodo, troppo facile.

9) Quando vedo un animale, quando vedo il suo comportamento, soprattutto dal punto di vista affettivo e istintivo, mi ci riconosco. Sono tanto simili a noi.

10) Finché sono viva non c’è la morte, se c’è la morte non ci sono più io, quindi a che serve aver paura.
 
Ciao Margherita !!
 



venerdì 26 luglio 2013

Chico Samba e Bossa Nova dal vivo al Miralago di Albano

Domenica 4 agosto (2013) a partire dalle 18:00
Aperitivo musicale a base di musica popolare brasiliana (MPB) dal vivo
con Chico Samba e Bossa Nova.  
Hotel Ristorante Miralago - Albano
Ingresso gratuito

Questo post vuole essere un invito, da parte mia, ma anche di Fabrizio Corso (basso) e Daniele Russo (batteria e percussioni) a passare un pomeriggio sorseggiando un ottimo aperitivo* e magari assaggiando qualche ottimo formaggio o salume, accompagnati dalla nostra musica brasiliana dal vivo. 

Chico Samba e Bossa Nova
*da segnalare il bravissimo e simpaticissimo sommelier del Miralago che vi può guidare all'assaggio di un'ottima e vasta selezione di vini e di birre, anche artigianali!
(Nonché del magnifico cremino alla gianduia della antica ditta torinese Pepino.....il cremino più buono che abbia mai mangiato!!)

Il posto, Hotel Ristorante Bar Miralago (Albano Laziale) è molto, molto bello !
L'aperitivo e la musica dal vivo saranno all'aperto, in uno splendido e piacevolmente fresco giardino a due passi da una splendido belvedere del lago di Albano.

Chico Samba e Bossa Nova al Miralago

E' già qualche tempo che, a cadenza mensile, suoniamo musica brasiliana al Miralago, invitati da Master Francesco Ferilli, proprietario dell'Hotel Ristorante, nonché giovane talentuoso e virtuoso bassista (un vero onore essere invitati da un Musicista con la M maiuscola come lui).

Il nostro repertorio prevede una bellissima (spero :-) ) scelta di brani che sono diventati, nei decenni, classici della musica brasiliana.....brani scritti e portati al successo da autori che sono diventati leggende non soltanto in Brasile....brani che sono stati suonati e cantati, tradotti, reinterpretati, rivisitati, stravolti o eseguiti fedelmente da un numero impressionante di artisti di tutto il mondo e in quasi tutti i linguaggi della musica, dal jazz all'heavy metal (beh....forse heavy metal non proprio :-) ). Qualche esempio:
Garota de Ipanema - Antonio Carlos Jobim
Mas que nada - Jorge Ben Jor
Aguas de Março - Antonio Carlos Jobim e Elis Regina
O que serà - Chico Buarque
A banda - Chico Buarque
Samba de uma nota sò - Antonio Carlos Jobim
Canto de Ossanha - Vinicius de Moraes e Baden Powell
 
Per chi volesse ascoltare una demo (ovviamente gratuita) di questi brani incisi da noi vi rimando alla pagina DEMO del nostro sito internet :
 



Non mi rimane allora che darvi l'appuntamento per domenica 4 agosto al Miralago !


sabato 16 febbraio 2013

L’inconsapevole comicità del Ministero dell’Istruzione.



Pochi giorni fa si è svolta la prova scritta del Concorsone Nazionale per Insegnanti; in palio poche (ma ottime :-) ) cattedre in scuole pubbliche con contratto a tempo indeterminato; chi passerà questo primo scritto dovrà affrontare in seguito una prova di laboratorio.


Purtroppo non erano in palio cattedre della mia classe di concorso (Scienze - A060) nel Lazio, così dopo aver superato il test d’ingresso in Toscana, ho deciso di non proseguire per non dover esser costretto, qualora avessi vinto, ad “emigrare” dai miei affetti per almeno ben 5 anni. 


Però la curiosità per le domande poste all’esame era rimasta e il sito “Orizzonte Scuola” me l’ha soddisfatta …. e mi sono fatto un sacco di risate**. 


Qualche mese fa, infatti, avevo partecipato e superato (evviva, evviva)  un altro concorso nazionale, il famigerato TFA, che non premiava i “vincitori” con una cattedra a tempo indeterminato, ma con un corso di formazione, tipo master universitario, che, una volta concluso e superato, dà l’abilitazione all’insegnamento. 


Parlare di premio però mi sembra un po’ eccessivo visto che dopo aver superato tre esami (due scritti e un orale) chi “vince” deve pagare, come ho fatto io, la bellezza di 2.500 euro. 

Ci si potrà chiedere allora, visto il prezzo, quanta importanza ha l’abilitazione all’insegnamento… Beh… l’insegnante non abilitato può :
1) insegnare  in una scuola pubblica – ma solo per supplenze, anche annuali. 2) insegnare in una scuola paritaria o privata – no limits. 
3) partecipare al concorsone nazionale per insegnanti 
4) fare gli esami di stato di maturità come commissario (anche in scuole pubbliche). 
 
Bizzarro che il Ministero dell’Istruzione metta in mano a un “non abilitato” gli esami di maturità che dovrebbero essere il punto finale e più alto di tutta la carriera scolastica di un alunno.

Tragicomico che un “non abilitato” possa partecipare al concorsone nazionale scavalcando colleghi già abilitati, magari da anni.

 Diciamo, riassumendo, che un non abilitato ha solo la “sfortuna” di non poter avere un contratto a tempo indeterminato, si porterà per sempre la croce di una assoluta “precarietà” … purtroppo, ben accompagnato da moltissimi “abilitati”. 






**

Ma torniamo alle mie risate per le domande del concorsone per la classe A060 (Scienze naturali, chimica e geografia, microbiologia).

E’ inquietante, secondo me che per avere una cattedra (a tempo indeterminato) nella scuola pubblica sia sufficiente rispondere alle seguenti domande in due ore (fonte : Orizzonte Scuola) : 


1) Il candidato illustri, in riferimento al sistema solare, il concetto di equinozio


2) Il candidato illustri sinteticamente la fotosintesi clorofilliana


3) Si illustrino brevemente le conseguenze geografiche del processo di globalizzazione.

www.dida-net.it


(Per chi non è del “settore” faccio presente che non è possibile non conoscere le risposte a queste domande .. diversi miei alunni potrebbero rispondere dignitosamente). 



Invece per poter accedere al corso del TFA (e a riuscire ad essere tra i pochi fortunati a sborsare 2.500 euro) bisognava rispondere (all’Università  Roma 3) a 6 domande (ciascuna con diverse “sottodomande”) in 3 ore ; e le domande in questione erano (fonte personale – non ricordo il testo esatto e nemmeno le sottodomande, ma gli argomenti non me li scorderò più) .
1) Definizione ed esempi di Acidi e Basi – Esercizio su Acidi e Basi 
2) Pile Chimiche e legge di Nernst – Esercizio su pile chimiche a concentrazione 
3) Plasmidi : definizione e funzioni – Trasferimento genetico e ricombinazione : coniugazione, trasformazione e trasduzione 
4) Sintesi Proteica – Definizione e fasi
5) Classificazione delle rocce e dei processi litogenetici con esempi
6) Paleomagnetismo e campo magnetico terrestre  e sua inversione



 ....mannaggia ai plasmidi....


In questo caso penso che anche i “non addetti ai lavori” si possano rendere conto della difficoltà delle domande poste, nonché del breve tempo a disposizione per rispondere.

Senza considerare che per accedere a questo test scritto gli aspiranti all’abilitazione avevano dovuto passare un test a risposta multipla di 60 domande su biologia, chimica, scienze della terra, geografia astronomica e comprensione del testo …. Ben più complicato del test d’ingresso al concorsone, fatto di domande di logica, di algebra e informatica di base, di italiano per analfabeti e d’inglese.



Insomma TFA batte Concorsone Nazionale 3-0 … almeno per quanto riguarda la classe A060 (Scienze appunto). 

Chissà chi sarà il prossimo incaricato del prossimo governo a farci fare altre grasse risate sull'argomento "Scuola". 
Lo aspetto con ansia...ridere fa bene :-) .