giovedì 22 agosto 2013

Non fidatevi delle Bandiere Blu !

Avete presente la bandiera blu che diverse città di mare sventolano orgogliose davanti alle loro spiagge ? Beh … prendetela con le molle… Non è affatto detto che vi farete il bagno in un "acquario". 

Bandiera Blu della Fee (Foundation for Environmental Education)

Sono da poco tornato da un piccolo viaggio itinerante attraverso alcune regioni italiane: Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata. L'idea era quella di scoprire (o riscoprire) le meraviglie di città come Assisi, Fermo, Barletta, Trani, Matera etc., ma anche di mettere la testa sotto l'acqua del Mare Adriatico, al Conero e al Gargano. 

La prima parte del viaggio, diciamo quella più "artistico-storico-culturale" è stata grandiosa, la seconda, quella più "balneare", è stata invece un vero fallimento, malgrado le tante bandierine blu incontrate. 

L'Adriatico (almeno nelle zone che ho visitato io: Conero e Gargano, che però sembra siano quelle più in salute…figuriamoci le altre…) mi è sembrato veramente "stanco" e tanto, tanto sporco. Scarsissima biodiversità in acqua con una imbarazzante quantità di mitili (cozze) a ricoprire ogni millimetro di scoglio e una bella schiera di piccoli granchi … ho avvistato anche diversi cefali ben pasciuti, tipo quelli portuali … Per il resto, deserto, o quasi.


…E meno male che c'erano le cozze, bioindicatori e bioaccumlatori di metalli pesanti e altri inquinanti che con la loro azione (filtraggio di circa quattro litri d'acqua al giorno per ciascuna cozza) sicuramente funzionano da depuratore naturale…con buona pace per i tanti che, come il signore della foto qui sotto ogni giorno ne prelevano e ne mangiano a chili, senza esagerare. 

La "pesca" del mosciolo (cozza) selvatico di Portonovo (AN) 

Acqua limacciosa, anche a mare completamente piatto, con presenza di schiume (di fosfati ?) e tristissima presenza di ogni genere di rifiuto umano, dalla bottiglietta di plastica al copertone d'auto. Potrei dire, con un po' di amara ironia: Adriatico: bassissima bio-diversità, altissima scarto-diversità. 

Schiume a Portonovo (AN)

Tra l'altro sono capitato sull'Adriatico proprio nell'estate che ha fatto registrare una impressionante moria di pesci sulle spiagge dell'Emilia-Romagna e soprattutto oltre 100 delfini e tartarughe morti tra Emilia-Romagna e Marche (probabilmente soffocati dalla plastica). Per maggiori informazioni: 

Con dolore, a me è toccato osservare una tartaruga Caretta Caretta morta e in avanzato stato di decomposizione proprio al bordo sassoso della spiaggia su cui sventolava la ridicola Bandiera Blu della Fee. 



Ma allora perché ci sono tutte queste bandiere blu sull'adriatico ?!?!?!? 

Ecco cosa ho scoperto grazie ad un giretto su internet e ad un articolo letto su "il fatto quotidiano" on-line :

Cosa sono le Bandiere Blu della Fee ? (Vedi foto sopra) 

La Fee (Foundation for environmental education = Fondazione per l'educazione ambientale) è un'organizzazione internazionale non governativa con sede in Danimarca che rilascia la sua "Bandiera Blu" (una sorta di etichetta di eccellenza) a quelle località turistiche balneari che ne fanno richiesta secondo precisi criteri che potete trovare all'indirizzo 

Quindi la Bandiera Blu ci dice solo tra quali comuni che ne abbiano fatto richiesta hanno spiagge che rispettano determinati criteri. Consultando la mappa delle bandiere blu in Italia (vedi foto sotto) ci si può fare grasse risate constatando che mentre l'Adriatico superiore (il nostro mare più brutto), è pieno zeppo di bandiere blu Sicilia e Sardegna (mari notoriamente splendidi) ne sono quasi prive. Un immagine dell'Italia grottesca e credo anche in qualche modo lesiva del nostro patrimonio naturale … penso a un turista tedesco o americano che scelga una località balneare sulla base di tale mappa. 

Mappa dell Bandiere Blu della Fee

Per ulteriori informazioni sulla mappa in questione visita il link:


Ma la cosa che lascia più attoniti sono i criteri sulla base dei quali si rilascia tale bandiera blu. 
Cito testualmente dal sito della Fee : << Una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale (o internazionale) con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione.>>
Ovvero basta un punto di campionamento (seppur ripetuto nel tempo) delle acque per poter definire una località di mare eccellente ?

Così ci si ritrova in situazioni paradossali come quella che ho vissuto in prima persona io per cui una spiaggia con la Bandiera Blu (Portonovo e Sirolo) si può ritrovare tra due siti a "bandiera nera"* secondo Lega Ambiente (Ancona e Numana) a pochissimi chilometri di distanza. Come si può dare la certificazione di eccellenza per una singola spiaggia, se accanto ad essa il mare è inquinato ? 

* Altro enorme problema: la Fee non rilascia bandiere nere, neanche per quei comuni che abbiano fatto richiesta della bandiera blu, ma che non abbiano superato il "test". Le bandiere nere possono essere trovate mediante il sito internet di Goletta Verde, di Lega Ambiente un'associazione in cui credo molto di più.

L'unica cosa che sembra veramente interessare alla Fee è l'assenza in acqua di due tipologie di batteri : escherichia coli e enterococchi intestinali, la cui presenza certamente è un parametro che definisce la non balneabilità delle acque. Tuttavia non ci si può illudere che in assenza di questi due batteri il mare sia "bello"; come spiega il responsabile Territorio e Innovazione di Lega Ambiente Sebastiano Venneri : <<Acque che non presentano problemi dal punto di vista sanitario possono essere acque povere di biodiversità, con un ecosistema sofferente>> 
Anche se questo per la stragrande maggioranza dei bagnanti italiani che considerano il mare una sorta di pozza in cui fare pipì e sciacquarsi tra una sessione di abbronzatura e quella successiva, tra un panino, un racchettone e un po' di brutta musica alla radio, tutto ciò non fa nessuna differenza. 

Ma se siete come me e considerate il mare come un Universo meraviglioso e prezioso che inizia sotto il pelo dell'acqua, allora vi do un consiglio di cuore: non fidatevi delle bandiere blu della Fee.