Lunedì 5 dicembre 2011 :
un pomeriggio dedicato alla Cultura
<< Lunedì 5 dicembre, presso la sala polifunzionale del Museo Crocetti, ha avuto luogo il V incontro culturale organizzato dalle Prof.sse Mirella Proia e Giovanna Trapani del Liceo GG Visconti di Roma in collaborazione con l’Associazione M.Arte.
Gli studenti hanno proposto un percorso da loro ideato attraverso le arti della fotografia, del disegno, della poesia e della musica: la metamorfosi è una farfalla. (Vedi foto a lato).
Presente all’evento anche l’Assessore alla Cultura del XX Municipio, Marco Perina. >>
Scrivo questo post sia per celebrare il talento e la fantasia di alcuni dei miei alunni, sia per comunicare la mia gioia, il mio orgoglio per aver potuto partecipare, in qualità di “coordinatore musicale” ad un evento (purtroppo) raro.
Spesso si è portati a pensare agli adolescenti italiani come a un enorme branco senza ideali, senza cultura, senza speranza, ipnotizzato davanti agli schermi degli iPhone, delle Playstation e della televisione italiana……e purtroppo spesso è proprio così.
Però poi capitano pomeriggi come quello del 5 dicembre scorso che necessariamente devono far riflettere e che mi portano a pensare che le potenzialità dei ragazzi siano soltanto inespresse e probabilmente non per colpa loro, ma dello sciagurato contesto in cui vivono...e cioè per colpa delle famiglie, degli insegnanti e delle scuole, dei mass media e dei governi che li gestiscono.
Ho avuto la grande fortuna di essere scelto, come docente, da un Liceo incredibilmente attivo da un punto di vista culturale; un liceo che ogni anno, grazie all’impegno e alla bravura della Prof.ssa Giovanna Pini, allestisce, durante tutto il corso dell’anno scolastico, e porta in scena uno spettacolo teatrale in cui ogni dettaglio, dalla vendita dei biglietti, alla scenografia, dalla recitazione alla regia, è curato in prima persona dagli alunni.
E con mia grande gioia sono stato coinvolto dalle Prof.sse Mirella Proia e Giovanna Trapani (grazie, grazie, grazie) a coordinare la parte musicale della giornata della cultura :
“La metamorfosi … è una farfalla”.
Tutti i ragazzi che hanno voluto hanno esposto i loro disegni, le loro fotografie, hanno letto e interpretato le loro poesie o i loro brani in prosa e hanno cantato e suonato mostrando tutto il loro talento.
Tra tutte le performances proposte una in particolare mi ha lasciato a bocca aperta; due mie alunne (V linguistico), Mary Muneghina e Arianna Cives, hanno portato in scena il brano di Giorgio Gaber :
“la Libertà”.
Mary leggeva il testo del brano mentre Arianna suonava il piano in sottofondo : il connubio perfetto tra musica e poesia.
Al di là della bravura e della disinvoltura delle due ragazze, che presumibilmente si esibivano per la prima volta davanti ad un pubblico, sono rimasto “folgorato” dalla scelta del testo (Giorgio Gaber sin da quando ero bambino è stato ed è ancora il mio inarrivabile mito).
Come è arrivato quel testo fino a loro ? Come sono riuscite a scavare in mezzo a tutta l’immondizia che i media propongono loro giornalmente per arrivare a scoprire e ad amare un tale gioiello ? Che meraviglia che lo sentano tanto vicino da volerlo interpretare !
Mentre si esibivano io tremavo per l’emozione, tra la paura che potesse arrivare qualche intoppo, qualche stecca, e l’orgoglio di essere un loro insegnante e anche, un po’, loro amico.
Mary leggeva il testo con incredibile sicurezza, non un errore, non una sbavatura, e Arianna l’accompagnava con le note di Imagine (J.Lennon)… il suono del piano era perfettamente legato con quello della voce …. Brave !
E quando hanno terminato il brano, che felicità unirsi allo scroscio di tutti quegli applausi sinceri ed emozionati …. chissà quanto sarebbe stato felice Giorgio.
<< La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.>>
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.>>
G.Gaber
Citando il mio adorato Gaber, questa manifestazione ha dato la possibilità ai ragazzi del Visconti (a tutti quelli che lo volevano) di partecipare e partecipare da protagonisti, quindi di essere, in qualche modo e per qualche istante, liberi.
Subito dopo Valerio del Conte (un mio brillantissimo alunno) ha presentato una sua poesia, scritta solo pochi giorni prima pensando proprio al tema della manifestazione (la metamorfosi); sarò di parte, sarò troppo coinvolto affettivamente, ma a me la poesia è sembrata stupenda. Barbara Borin ha letto il testo della poesia accompagnata da Alessandra Chicchiarelli al pianoforte con un brano di sua creazione. Anche in questo caso il pubblico e io tra loro si è “spellato le mani” per applaudire lo sforzo, la creatività e la bravura dei tre ragazzi.
Alessandra Chicchiarelli ha poi anche aperto la sezione dedicata alla musica interpretando, alla grande, al pianoforte un brano di Ludovico Einaudi “le Onde”…. Come mi sarebbe piaciuto ascoltare Alessandra, come mi è già capitato, suonare un brano dei Pink Floyd, o magari di qualche classico della Bossa Nova tipo “Corcovado”, o “Estrada branca”, magari nella versione del grande Stefano Bollani, piuttosto che quel brano di quel modesto scopiazzatore che è Einaudi.
Oltre a loro non posso non citare Nadia Zafferani (V scientifico) che senza accompagnamento musicale e senza microfono … su un “filo sottilissimo”, “senza rete” davanti al pubblico e non mostrando alcun timore reverenziale per ciò che stava affrontando …. ha cantato nientemeno che un brano tratto da “Madama Butterfly” di G.Puccini....non so se mi spiego !
Anche in questo caso un grandissimo e meritatissimo successo di pubblico… Che coraggio, che talento ! Sono convinto che Nadia, continuando a lavorare sulla sua voce, sul suo talento, possa fare molta strada nella musica.
Bravi, Bravissimi anche gli altri tre ragazzi “musicali” J , tra cui anche Elisabetta Sorbi, la bravissima vincitrice del premio** consegnato dalla giuria e poi Christian Pagliucchi e Alessandro Mauriello; con questi tre ragazzi ho avuto l’onore e il piacere di suonare “nel Blu dipinto di Blu” accompagnandoli con la mia chitarra, per chiudere la serata in mezzo agli applausi di un pubblico divertito e compiaciuto.
Elisabetta Sorbi (la vincitrice**) sembrava uscita da un Talent Show : stessa voce, stessa determinazione, stesso brano pop del momento; ha cantato una canzoncina di una certa Adele (?) … ero l’unico a non conoscerla J … sto diventando irrimediabilmente vecchio e sono sempre più fuori dall’attualità (che gioia) ! Peccato, una voce bella come quella di Elisabetta l’avrei voluta sentire impegnata in qualcosa di più articolato, di meno banale…di più impegnativo.
Alessandro Mauriello è una specie di reincarnazione di Novecento (il Pianista sull’Oceano); ragazzo schivo, apparentemente sempre un po’ stralunato, ma con un talento “pianistico” eccezionale ! Ha suonato meravigliosamente e cantato un brano strepitoso, “La donna Cannone”… mai si sarebbe potuto pensare che Alessandro fosse un assoluto autodidatta ! Che talento !
Christian Pagliucchi invece è un giovane, nuovo, fresco Claudio Baglioni... Una voce pulita, intensa, potente … in una parola, bella ! Ha scelto di presentare una canzone “storica”, forse difficile da condividere con i tanti ragazzi del pubblico:
“Il Mondo” (Jimmy Fontana)… i vecchietti come me invece hanno apprezzato molto! Oltretutto, malgrado sia soltanto un anno che studia pianoforte, è riuscito egregiamente ad accompagnarsi… Anche a lui va tutta la mia stima ! Chissà se tra qualche anno non mi capiterà di comprare un suo disco ! ...A quel punto, quando Christian sarà famoso, mi potrò rivendere, a peso d’oro, le copie dei suoi compiti in classe!
** Il Premio….
L’unico neo della serata….
Proprio perché sono un rompiscatole, non posso fare a meno di criticare l’unico neo di un pomeriggio strepitoso :
l’idea della gara e quindi di un vincitore e di più vinti.
La televisione negli ultimi anni, con programmi spazzatura come:
“il Grande Fratello”, “Amici”, “X-Factor” e simili, sta cercando di far passare il concetto che tutto sia competizione, gara, premio, dentro o fuori, vittoria o sconfitta; per cui esistono pochi, pochissimi campioni, felici, ricchi e contenti e tutti gli altri sono perdenti, in lacrime, delusi e sconfitti.
Non posso che oppormi a questo modo di vedere la realtà, soprattutto nel campo dell’arte e della musica in particolare…
Soprattutto quando ad essere in gara ci sono giovani o giovanissimi che possono soffrire e molto per una sconfitta…. O illudersi stupidamente per una vittoria.
Credo che la musica sia emozione e passione, non solo tecnica, talento e creatività, non solo studio e dedizione, ma allora come si fa a decretare un vincitore quando si ha a che fare con argomenti tanto soggettivi ?
E’ possibile amare dello stesso amore due artisti molto diversi tra loro senza necessariamente dover decretare chi ha vinto e chi ha perso….
E per me, anche se mi rendo conto che suoni un po’ retorico, tutti i ragazzi di quel bel pomeriggio di cultura, hanno vinto... Anche se mi sforzassi, non riuscirei ad individuare uno sconfitto tra di loro…
Che dolore aver visto sui volti di molti di loro rabbia o tristezza per il premio non arrivato.
Io non ho potuto esserci, ma già quando Mery e Arianna provavano nella saletta della scuola mi emozionavo da morire. L' intensità della voce di Mery e la passione con cui Ari suonava il piano mi hanno davvero stupito. C'è stato un momento, in particolare, in cui Mery diceva "la libertà è partecipazione" e mi fissava sorridendo negli occhi, ed ho provato un'emozione incredibile. Non oso immaginare cosa abbiano combinato sul palco. Sono sicura che siano state grandissime!
RispondiElimina