sabato 30 luglio 2011

La bruttezza dell'Uomo

“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)

...….e allora questo è davvero un paese di serie B.


Questa mattina, andando a lavoro, sul ciglio di una strada a velocissima percorrenza, io ed Eleonora abbiamo trovato due piccolissime gattine, spaesate e terrorizzate … palesemente abbandonate.   
Le poverine, in due, hanno solo due occhi  di cui uno solo funzionante …… una delle due è completamente cieca.
Si sa, l’estate è il momento degli abbandoni e tutte le campagne di sensibilizzazione al problema sembrano non sortire grandi effetti … e le leggi dello stato italiano non sono altro che cattedrali nel deserto.
(A proposito di abbandoni di gatti, mi chiedo come si può essere tanto idioti da criticare la sterilizzazione dei gatti di strada, sbandierando  chissà quale “ecologismo”…… riempiendosi la bocca di un ipocrita “amore per la natura”. )  
Questa volta però mi sembra diverso e, se possibile, un po’ peggio …. magari è solo perché sono direttamente coinvolto, o forse perché ad essere abbandonate sono due cucciole, che inteneriscono di più, o forse perché su quella strada le macchine vanno così veloci ……
Piuttosto, secondo me, stavolta è peggio del solito, molto peggio, perché ad essere abbandonati sono stati due esseri con handicap gravissimi …. Due più deboli tra i deboli …… bisogna davvero essere i più vigliacchi tra i vigliacchi …. I più incivili tra gli incivili ……
Ma come può essere un Uomo così orribilmente "brutto" ?
Sono convinto che le due disgraziate siano state abbandonate non tanto perché di intralcio alle vacanze (come succede spesso nel caso dell’abbandono dei cani), ma piuttosto  perché “diverse”, “difettose”, probabilmente senza speranza …..e certamente non belle da vedere come altri cuccioli (chissà, magari come i loro più fortunati fratellini).
Com’è possibile che l’uomo abbia così paura (?) del diverso, del “non-normale”, del “malato”, tanto da scansarlo, allontanarlo, emarginarlo ?  
Com’è possibile che televisioni, giornali, radio e simili, trasudino buonismo,  distribuiscano pietà e raccolgano solidarietà mentre poi la vita reale è questa qui ?  
Come si può vivere in mezzo a tanta ipocrisia.  

Però mi dà speranza ricordare che l’estate scorsa una cucciolotta di Beagle, gravemente malata di epilessia, abbandonata chissà dove, malgrado fosse un cane di razza, bellissima, dolcissima, tenerissima, fu salvata da una gabbia del canile dapprima da Luca e Giulia e successivamente da Federica e Marco (ho la fortuna di essere amico di queste belle persone che restituiscono un po’ di bellezza all’Uomo) .
Oggi Viola è una bella signorina, amatissima e innamoratissima dei suoi padroncini, un lumicino di speranza per tutti quegli animaletti nati col “difetto di fabbricazione”.


Guido

8 commenti:

  1. Grazie per l'immeritata citazione ;)

    L'emarginazione del diverso, del "difettoso", di tutto ciò che non può essere mostrato in maniera fiera non si sa bene a chi, è una tradizione tipica del corrente secolo, o comunque figlia di quella che viene indegnamente definita "evoluzione culturale"...

    Viola (la beagle di cui sopra) è la fotografia che l'Amore copre una gran quantità di "difetti"... e cmq vi aspetta sempre per la famosa cenetta ;)

    Un abbraccio grande

    Marco & Fede

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  2. Ho avuto per 13 anni un cane cieco.... oltre al fatto che dentro casa e nel "suo" giardino era perfettamente a suo agio, ha condotto e concluso per morte naturale la sua vita che è stata normale, circondata dall'affetto di una famiglia e ci ha lasciato oltre al ricordo, una bellissima e viziatissima figlia....

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  3. Caro Guido, sul tuo blog ho letto il pezzo sulle gattine cieche e abbandonate. Per questo ti scrivo anche se questo mezzo meccanico per me non è il massimo della comunicazione. Altri tempi, ma tant’è. Quando tu parli di bruttezza dell’uomo sembri dimenticare che poi le persone accoglienti che citi sono pur sempre uomini e donne. Poi c’ è anche la nostra amica Loretta di Morlupo che nel suo giardino non sa più dove mettere i cani abbandonati; e poi magari c’è anche un dottore che nel lontano Afghanistan da più di venti anni in silenzio, prepara arti artificiali per i bambini colpiti dalle bombe; e poi tanti tanti tanti altri. Chi sono Razza aliena? Forse un po’, ma ci sono. Pensaci. E’ argomento vasto e complesso da trattare con tante sfaccettature. E’ difficile prenderlo di petto solo con la passione che ti contraddistingue. Maria Paola

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  4. Ciao caro Guido,
    La disumanità di alcune persone è davvero infinita... anche io ho trovato un cucciolo di gatto che aveva appena un mese (ora ne ha tre), sano, ma comunque l'ho trovato che era zuppo in una giornata di sole (?) e stava sopra un muretto per lui troppo alto per esserci andato da solo... e da solo non sarebbe sopravissuto! Con chiunque io abbia parlato del suo ritrovamento, mi ha risposto, che sì, sono stata fortunata ad averlo trovato sopra un muretto in ottime condizioni, e giù con storie così brutte che non sto a scrivertele! Sigh! Anche a me viene sempre il magone pensando alla mancanza di sensibilità, di compassione da parte degli "umani"... sono esseri viventi anche loro, e non così lontani da noi dopo tutto! Per fortuna anche in Italia però, ci sono sempre più persone che hanno un vero amore per gli animali, e questo mi consola un po' e mi da speranza per il futuro...

    Bellissima la frase di Gandhi... anche se la conoscevo già, mi piace ritrovarla e vedere che piace anche agli altri!
    Questa è del Dr Edward Bach (1931): "L'umanità ha già un enorme debito verso gli animali." (Il Dr Bach curava gli stati emotivi, anche quelli degli animali, con i fiori di Bach.)
    Un grande abbraccio,
    Claudia

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  5. RISPOSTA a Maria Paola

    Cara Maria Paola,
    non dimentico affatto che tra gli uomini ce ne sono molti, anzi moltissimi eccezionali : altruisti, solidali, disponibili, generosi …… con gli uomini, ma anche con gli animali.

    Tanto non dimentico, che nel mio post faccio addirittura quattro nomi …… e potrei farne molti altri… Regina, Irene, Mirko, Patrizia, Rocco, etc. etc. etc…….. il problema è che sono, appunto, eccezionali (cioè che fanno eccezione)!

    Potrei tirare in ballo il principio di indeterminazione di Heisenberg e la fisica probabilistica, o più semplicemente le scienze statistiche.
    E’ evidente che per definire una “popolazione” (intesa come grande numero di elementi o “unità statistiche”) bisogna fare riferimento a quegli elementi con caratteristi che simili che formano il “gruppo” più abbondante della popolazione stessa, è necessario cioè riferirsi alla media della distribuzione. Le eccezioni, cioè quegli elementi che si discostano molto dalla media (le code della distribuzione) interessano poco nella valutazione della popolazione.

    Il mio personalissimo punto di vista riguardo all’Uomo è un punto di vista “biologico”. Frutto di un sacco di anni di studio delle Scienze (anni forse inutili, ma certamente molto appassionanti) .

    Un’opinione, la mia, probabilmente poco condivisibile, ma, ti assicuro, inattaccabile :
    “L’Uomo per questo Pianeta è peggio del peggiore dei Virus”.

    Infatti, anche il più violento tra i virus è in una sorta di “equilibrio dinamico” con il resto della biosfera, dell’idrosfera, dell’atmosfera e della litosfera. L’Uomo no…..

    L’Uomo è un parassita, consumatore e distruttore del Pianeta e il suo sviluppo incontrollato e insostenibile è al di fuori di qualsiasi equilibrio con il resto del Pianeta.

    Per questo i Virus esistono da milioni di anni prima di noi ed esisteranno milioni di anni dopo la nostra estinzione.

    Pensa che qualche anno fa mi sono visto “citato” nel primo film dei Matrix ! :-)

    Cara mamma, la passione, la rabbia che mi contraddistinguono sono tutto quello che ho.
    Ti voglio bene.
    Guido

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  6. Condivido ogni riga, ogni parola e virgola di Guido. E sono ben più dura e spietata di lui nel giudicare i nostri (nostro malgrado) simili. Ma non intendo mettere per iscritto ciò che penso, non sarebbe elegante. Lacio a chi legge la libertà di riempire questo vuoto con ciò che più riterrà opportuno.
    Sono stati per me giorni di lacrime e ricerche di una sistemazione decorosa per le piccine, possibilmente diversa dalla gabbia di un rifugio che rifugio non è, o da un nuovo abbandono nelle mani di gente di cui non sappiamo nulla (a tal proposito mi duole ricordare e far presente che TUTTI I GATTILI DELLA CAPITALE NON SONO PIU'IN CONDIZIONE DI ACCOGLIERE ALTRI ANIMALI PERCHE' NON ADEGUATAMENTE SOSTENUTI ECONOMICAMENTE, insomma: anche a voler salvare gli animali dalle strade poi non si è aiutati nel trovare loro dei padroncini degni di tal nome e non degli assassini come quelli che li abbandonano/maltrattano/uccidono/investono/feriscono.... ed i gattili, in larga parte, come chi ama gli animali sa, sono sempre stati piuttosto attenti nella selezione dei padroncini e nel seguire i loro animali anche successivamente. Insomma, più sono lodevoli le azioni che si intende compiere, più si è lasciati TOTALMENTE SOLI A SE STESSI.
    Dopo giorni di ricerche e preoccupazioni, e forse questa è solo l'ennesima eccezione che conferma la regola, ma vale la pena parlarne lo stesso, perché almeno questa è una piccola storia a lieto fine, i miei genitori, che fino a quel momento non avevano mai voluto animali in casa, si sono fatti avanti per l'adozione delle piccole, offrendoci la garanzia di poterle veder crescere e sostenere per tutta la loro vita, e dando loro la tranquillità di crescere in una casa, circondate da tutto l'amore e le attenzioni che un gattino, in particolar modo se così gravemente mutilato, può desiderare.
    Insomma, ogni tanto fortunatamente i lieti fine esistono ancora e fanno capolino, tanto per illuderci che forse vale ancora la pena sperare.

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  7. Premettendo che Adolf Hitler era un convinto animalista e vegetariano, il che non dice molto della sua umanità, ti volevo mandare un saluto vacanziero e avvisarti che la mia email @labo23.it sta per scadere.
    Mi trovi a chef presso lagrille punto net.
    Detto questo, condivido appieno l'idea che la mia e nostra specie sia una forma di virus. Ciò che non so condividere è la venerazione per questo pianeta. Per carità, la Terra mi è anche simpatica ma, se siamo un virus, troveremo il modo di spolparla e migrare verso un altro ospite appena in tempo, e così fino alla fine dei tempi, saltellando di stella in stella e replicando il nostro Dna. Come un vero virus. Right or wrong, still my species. Oppure, se si disdegna l'inglese, «Homo sum, humani nihil a me alienum puto».

    Affettuosi abbracci, soprattutto ai quadrupedi.

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  8. Prof, ho letto l'email e sono venuta a leggere il post. Concordo in tutto e per tutto con quello che lei ha detto e con quello che, in certi commenti, è stato ribadito. Purtroppo è proprio così che funziona. In TV si vedono programmi che mettono davanti alla telecamera cuccioletti dolci e teneri e, puntualmente, si ha partecipazione al massimo. Ma magari proprio le stesse persone che si sono prodigate in commenti sulla brutalità dell'abbandono dell'animale, sono le stesse che il loro cane (ovviamente di razza, non che in questo ci sia del male ma è comunque una ''denigrazione'') lo lasciano al proprio destino, senza curarsene in prima persona. Una volta, in particolare, una persona si vantava davanti alla mia famiglia dell'educazione, l'affetto, le cure esemplari che dava al suo cane, un bellissimo barboncino bianco. Neanche un mese dopo, abbiamo trovato quello stesso cagnolino impaurito, spaesato, sul ciglio della strada secondaria per tornare al paese. E, guarda le coincidenze, proprio quel giorno il padrone del barboncino era ripartito per Roma. Abbiamo subito provveduto a sfamare e dissetare la bestiola. Dopodiché l'abbiamo portata a casa di mia nonna, che se n'è occupata finché non è morto. Quel cane era così dolce, allegro, affettuoso, che solo un mostro avrebbe potuto abbandonarlo. Questa è solo una delle tante, tantissime, troppe, storie di abbandono. Fortunatamente questa è a lieto fine ma pensare che, per una di queste, ce ne sono altre 1000 con un finale non altrettanto gioioso mi mette i brividi e mi fa capire quanto schifo, passatemi il termine, facciano certe persone.

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