Giorgio Gaber e Pierpaolo Pasolini riletti da Neri Marcorè e Claudio Gioè al Teatro Olimpico di Roma
Senza troppi preamboli, Vi consiglio vivamente di cercare i biglietti e andare di corsa a vedere lo spettacolo di teatro-canzone "Eretici e Corsari", in questi giorni in scena al teatro Olimpico di Roma.
Una breve presentazione dello spettacolo :
(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Un collage scenico intelligente, in cui le citazioni di Pier Paolo Pasolini (dagli 'Scritti corsari') si intrecciano alle canzoni di Giorgio Gaber e Sandro Luporini: e' lo spettacolo 'Eretici e corsari', regia di Giorgio Gallione, in scena con successo al Teatro Olimpico di Roma.
Ne sono interpreti Neri Marcore', che in scena canta e suona anche la chitarra insieme a quattro strumentisti**, e Claudio Gioe', protagonista di fiction di successo come 'Il tredicesimo apostolo' su Canale 5.
Giorgio Gaber per me, come per moltissimi altri, è stato un punto di riferimento, una guida, un faro illuminante …..gli ho voluto e gli voglio bene, come se ne vuole ad un grande amico, ad un saggio zio…… appena poco di meno che ad un padre…..non esagero.
Imperdonabile invece è la mia ignoranza per quanto riguarda l'opera di Pierpaolo Pasolini….ma per fortuna sono ancora in tempo per recuperare, leggere e cercare di capire.
Da sempre fanatico e integralista "gaberiano", ero molto preoccupato di come potesse esser rappresentato Gaber; chi ha avuto la fortuna di assistere ad un suo spettacolo dal vivo, sa infatti quanto sia, anzi (purtroppo) era importante la sua presenza scenica, la sua fisicità, la sua mimica, la sua voce, per le sue canzoni, i suoi monolghi.
E devo dire che Neri Marcorè (di cui sono un grande estimatore) ha cercato di interpretare le canzoni di Gaber con grande rispetto, senza avere la presunzione di metterci del suo, ma nemmeno senza scadere in una pietosa, quanto impossibile imitazione. Il povero Neri Marcorè sembrava un topolino davanti ad una montagna…..e sapeva di esserlo.
Del resto ha voluto confrontarsi con alcuni dei brani sacri di Gaber, tipo "Qualcuno era comunista", "La presa del potere" e soprattutto Il Brano dei Brani : "Io se fossi Dio" *(in una versione del 1991, molto diversa da quella originale del 1980).
*Allego qui sotto la versione live introvabile di Gaber del 1991 , tanto per spiegare quello di cui sto parlando.
GIORGIO GABER - IO SE FOSSI DIO 1/2 (LIVE 1991)
GIORGIO GABER - IO SE FOSSI DIO 2/2 (LIVE 1991)
Seconda parte : http://www.youtube.com/watch?v=pWYZ-OCh5fg&feature=related
Sfrugugliando nella rete ho trovato un commento di un utente privato al videoclip "Io se fossi Dio", che mi è piaciuto tantissimo e lo voglio riportare qui :
<< GRAZIE DIO,NEL CASO TU CI SIA,PER AVERCI DATO GIORGIO GABER >>
....ovviamente .... concordo ....
Certo, non ho potuto non rimpiangere amaramente Gaber.
Però lo spettacolo, ricchissimo di contenuti incredibilmente attuali seppur scritti anche 40 anni fa, è sfilato via interessante, accattivante, a tratti emozionante …..in una sola parola : bello!
Perfino il pubblico presente in sala mi ha fatto rimpiangere gli spettacoli di Giorgio …. Spettacoli in cui si seguiva in apnea i monologhi, anche lunghissimi, si rideva fino alle lacrime e …si piangeva e si urlava quando le canzoni finivano…..si urlava assieme a Giorgio, per stemperare l'incredibile tensione.
Invece all'Olimpico, mentre Marcorè cercava di non essere schiacciato dal peso del personaggio che interpretava, e Gioè leggeva le "profezie" mozzafiato di Pasolini, una signorina biondo finto davanti a me consultava il suo fedelissimo I-phone, un'altra cinguettava col suo compagno, un signore usciva per rispondere al cellulare …. Che nostalgia.
Uscendo dal teatro mi sono sentito letteralmente perso.
E' terribile pensare che Giorgio non c'è più … è terribile pensare che non c'è più nessuno, ma proprio nessuno nemmeno vagamente come Lui.
Chissà quale sarebbe stata la sua analisi, quali le sue battute, le sue denunce riguardo questo difficile periodo storico, a questo vuoto di ideali, di ideologia, di morale.
Chissà cosa avrebbero pensato e scritto Pasolini e Gaber del mondo nell'era di Facebook…..mentre pensavo proprio al mondo tirannizzato da Facebook, nel mio girovagare in rete, mi sono imbattuto in un blog molto interessante in cui si riflette proprio su questo argomento. Ecco il link
Qualcuno mi consigliava di portare i "miei" alunni a vedere lo spettacolo assieme me …. Sarebbe una delusione troppo, troppo grande se li vedessi distratti, non interessati, magari annoiati …. Non mi riprenderei più. E del resto per molti di loro, seguire lo spettacolo sarebbe uno sforzo sovraumano, qualcosa a cui non sono assolutamente "allenati" …. Sarebbe (ripeto : per molti, non per tutti) come far ascoltare Shostakovich ad un uomo delle caverne….
E purtroppo l'inadeguatezza di cui parlo non riguarda soltanto i miei alunni .
Questo è il problema … il nulla in cui siamo sprofondati, ci ha anestetizzato, ci ha abituato al mediocre, al meschino, ci ha tolto il sacrosanto diritto all'indignazione , insomma, ci ha fatto abituare alla pentola in cui stiamo bollendo a fuoco lentissimo.
Mi chiedo se, nascendo oggi, Pierpaolo e Giorgio potrebbero diventare ancora una volta Pasolini e Gaber.
NB
**I quattro strumentisti in questione sono un gruppo
F A V O L O S O
che si chiama :
GNU QUARTET
( Flauto , violino, viola, violoncello)
vedere per credere : www.gnuquartet.com/
Allora innanzitutto ciao Guido, sai che mi fa sempre molto piacere leggerti e vedere i tuoi molteplici interessi, ah quanto parlavamo di te con Mauro quando eri piccolo, mah vecchi tempi. Poi che dire di Gaber da parte di uno che ha visto quasi tutti i suoi spettacoli, li vogliamo chiamare cosi? Ho visto anche Marcorè qualche anno fa all'Ambra, non mi ricordo il titolo ma faceva qualcosa di Gaber.
RispondiEliminaNon è stato male, anche a me piace molto sia come attore che come imitatore e devo dire che una della piü riuscite è quella del giovane Angela, mi ricordo all'ottavo nano, formidabile.
Ma Gaber era Gaber, anzi Gaber è Gaber e mentre declamava "Io se fossi Dio" noi eravamo in platea e devo dire che l'emozione la rabbia il piacere di sentire dire cose che tutti pensavamo ma che forse nessuno oltre lui aveva il coraggio di dire era per noi fortissima e fonte di ulteriore piacere, immenso piacere. Sono riuscito a procurarmi quasi tutti i DVD del suo Teatro canzone e nei momenti di sconforto o di rassegnazione, basta guardare qualche ora della sua forza, della sua mimica del suo coraggio per riprendere a vivere meglio di prima e cercare di superare i momenti tristi.
I bis con lui erano fantastici, si vedeva che era stanco, ma continuava a venire in scena e noi non ne avevamo mai abbastanza, mi ricordo una volta usci credo per la quarta o quinta volta ci guardo` e disse: qualcuno vuole venire in scena al posto mio, io non gliela faccio piü. Peccato che non ci sia piü ma il suo ricordo è importante per noi. Un abbraccio dalla Svizzera
Grande Tonino,
Eliminagrazie davvero per i complimenti, sono davvero felice di farmi quattro chiacchiere con te, seppur via blog.
Mi sa che lo spettacolo che hai visto qualche anno fa era "Un certo Signor G." di Neri Marcorè.
Proprio oggi, una mia amica, Giorgia, commentando via mail il post mi ha parlato molto bene di quello spettacolo.
...spettacolo a cui non sono andato, proprio per paura di veder storpiato Gaber .... mi sa che mi sbagliavo :-)
Che bel ricordo i BIS di Giorgio....hai ragione.
Quanta energia....quanto amore per il suo pubblico.
Marcorè non ci ha regalato nemmeno mezzo minuto di bis.... e io l'ho fatto notare ad Eleonora che era accanto a me : << Giorgio non ci avrebbe mai lasciati senza bis....mai....almeno "lo shampoo" .... >>
Un abbraccio da Morlupo che si sta preparando per la tanto attesa Primavera !
...a proposito....sei ancora "afflitto" dalle allergie da pollini ?? :-)