Qualche giorno fa io e la mia "banda" sia stati invitati a suonare al matrimonio di Martino e Joana (ragazzi simpaticissimi e dolcissimi).
Per quell'occasione la sposa, Joana, mi aveva chiesto di preparare un paio di brani di Vanessa da Mata ("Nào me deixe sò", "Casa-se comigo"), un samba "antico" ("Alegria" di Assis Valente) e un paio di brani dei Tribalistas ("Jà sei namorar" e "Velha infancia").
Così mi sono "documentato" e ho "tirato giù" i pezzi richiesti.
E' stata un'ottima occasione per conoscere e studiare "Alegria" di Assis Valente (bellissima), ma anche per scoprire quel fenomeno di vendite che ha investito anche l'Italia poco tempo fa : Vanessa da Mata.
Avevo già ascoltato (come tutti) il brano inciso assieme a Ben Harper, "Boa sorte", pensando che era un ottimo e riuscitissimo esperimento.
In questa occasione ho potuto ascoltare anche il resto della sua produzione....e dire che sono rimasto deluso è poco......
Brani pop poveri e banali, fatti "a macchina" solo per il mercato......mercato usa e getta.....Melodie semplici e già sentite, armonie scontate, quando da non dimenticare, per non parlare dei testi !
Ho visto anche un paio di suoi videoclip.....poca voce, poco charme, poche idee.... Che delusione......
Alla fine, al matrimonio, abbiamo suonato "Nào me deixe sò" accompagnando la sposa che cantava....
E credo che Joana sia stata migliore della migliore Vanessa. :-)
Il brano che abbiamo suonato subito dopo era "O que serà" di Chico Buarque......e mentre cantavo pensavo a quello precedente, all'abbisso che li separa.
.....l'abisso che separa un artista come Chico Buarque da una meteora costruita come Vanessa da Mata......un abisso incolmabile.
.......e pensare che il mercato lo fanno quelli come Vanessa da Mata.....
innanzitutto benvenuto e congratulazioni per il blog-pupo nuovo nuovo!!
RispondiEliminae grazie anche a joana e martino per averci dato la possilità di portare in giro questa musica straordinaria!
un abbraccio
fab
Ciao Guido!
RispondiEliminaSei stato bravissimo nel tuo commento caro amico.
Purtroppo è così la musica dei nostri tempi attuale, sia in Brasile che in Italia...
Occorre che tutte le nuove cantante si specchiano in Marisa Monte e cercano di imitarla, senza riuscire nemmeno ad avvicinarsi...
In Brasile si dice di già che queste nuove cantante siano "orfane di Marisa". Io sono d`accordo. Triste, molto triste...
Chico Buarque invece dispensa commenti...
È Chico e basta. Tutto lì.
Ti auguro tutto di meglio amico mio!!!
Spero, sinceramente, che un giorno possiamo conoscerci e magari suonare insieme.
Io sono sempre qui a Siena a lavorare, lavorare, lavorare... E c`è la mia chitarra che di qua suona da sola... "Coisas da vida"
Un grande abbraccio,
Bruno Di Santo
Carissimo Bruno,
RispondiEliminaè un piacere sentirti.
Anche io spero che un giorno riusciremo (a Siena o a Roma) a incontrarci e suonare insieme.....sarebbe bellissimo.
Marisa Monte effettivamente sembra la matrice originale di una serie infinita di copie mal riuscite.
Ma tu sai perchè è così tanto tempo che non incide qualcosa ?
Io sono ancora molto "affezionato" a Gal Costa, anche se mi rendo conto che forse il suo tempo è passato.
Hai mai ascoltato il disco (di diversi anni fa): "Gal canta Chico e Caetano",
con il mitico Jaques Morelenbaum direttore musicale e violoncellista.
Beh....secondo me è uno dei più bei dischi di MPB mai registrati.
Aquele Abraço !
"O que será que será?"
RispondiEliminaGrande Guito,
grazie delle tue gentile parole.
Questo giorno arriverà... noi due suonando insiemi!
Amico, quello che ti posso dire è che i tempi si sono cambiati.
Una volta c`era la dittatura militare in Brasile in cui il peggiore periodo è stato quello tra 1964 e 1985, diciamo così.
Se guardi la produzione artistica brasiliana di quel periodo vedrai che lì sono state create le canzone con i testi più intelligente della storia fonografica brasiliana. Melodia e ritmo accompagnavano l`idea testuale originale. Erano contstualizzate.
Tutto ciò perchè non esisteva un altro modo di dire quello che si pensava e così gli artisti dovevano usare al massimo la sua capacità creativa.
Avevano anche un "compromesso" con la società e con se stessi di produrre qualcosa di significativa, che potesse proprio combattere contro quel sistema autoritario di governo.
Oggi invece si può dire quello che si vuole, ma sembra che non ci sia niente da dire. Mancano gli argomenti, mancano gli stimmoli. Tutto lì, amico.
L`industria fonografica prende un esempio vincitore e lo copia.
Se cambiamo l`argomento per quello calcistico succede lo stesso.
Ma come calcio e musica sono fonte inesauribile di nuovi talenti in Brasile, spero, sinceramente, che sorgono presto altri bravi artisti.
Sono un ottimista!!!
"Saudações do teu amigo brasileiro".
Bruno Di Santo.